La prima retrospettiva, dopo la morte dell’artista lo scorso marzo, è stata recentemente inaugurata allo Stedelijk Museum di Amsterdam: Ulay Was Here conta 200 opere, di cui molte mai esposte prima.
La mostra è dedicata a Frank Uwe Laysiepen, (Solingen, 1943 – Lubiana, 2020), noto in tutto il mondo come Ulay.
Ulay was here ripercorre la vita e la carriera del celebre artista, tra i pionieri della fotografia Polaroid e tra i principali esponenti della body art e della performance, forma d’arte, quest’ultima, approfondita per molto tempo insieme alla compagna Marina Abramović.
La grande retrospettiva mette in esame l’intera opera dell’artista, concentrando l’analisi su quattro temi chiave della sua vita e del suo lavoro: la sua attenzione alla performance e agli aspetti performativi della fotografia; la ricerca sull’identità e il corpo come medium; l’impegno e l’interesse verso temi sociali e politiche; il suo rapporto con Amsterdam, la città in cui ha vissuto e lavorato per quattro decenni.
Esposti fotografie, Polaroid (in bianco e nero e a colori, di diverso formato), sculture, proiezioni video e fotografiche di performance, materiale documentario.

Peccato, ci sono stato l’anno scorso allo Stedelijk 😦
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